Con la pubblicazione sul portale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali del Decreto 13 maggio 2025, il quadro normativo relativo all’Assegno di Inclusione (ADI) si arricchisce di un elemento di forte rilevanza sociale ed educativa: a partire dal 3 giugno 2025, il rispetto dell’obbligo scolastico diventa condizione essenziale per la continuità nell’erogazione del beneficio.
📌 Cosa prevede il nuovo Decreto?
Il provvedimento stabilisce che, per i nuclei familiari beneficiari dell’ADI nei quali siano presenti minori in età scolastica obbligatoria, è necessario dimostrare il regolare adempimento dell’obbligo di istruzione da parte dei minori. In caso di inadempimento – ovvero abbandono scolastico, assenze prolungate non giustificate o mancata iscrizione – l’erogazione dell’Assegno può essere sospesa o revocata.
📚 Una misura educativa e sociale
Questa disposizione rappresenta un rafforzamento del principio di condizionalità legato ai sostegni economici, ma assume anche una chiara valenza educativa e preventiva rispetto ai fenomeni di dispersione scolastica. L’intervento del legislatore mira a contrastare la povertà educativa, considerata oggi una delle forme più insidiose di esclusione sociale.
⚖️ Profili giuridici e criticità applicative
Dal punto di vista giuridico, la misura si colloca nel solco delle politiche attive di inclusione sociale che subordinano i trasferimenti monetari al rispetto di precisi obblighi comportamentali. Tuttavia, è necessario interrogarsi su:
Le modalità di verifica e le tempistiche degli accertamenti da parte degli enti preposti;
Le tutele per i minori e la necessità di valutare le eventuali responsabilità genitoriali o situazioni di disagio familiare;
Il coordinamento con le istituzioni scolastiche, i servizi sociali e i Centri per l’impiego.
🔄 Verso una condizionalità “educativa”?
La nuova norma sembra voler affermare un modello di welfare che non si limita al sostegno passivo, ma si fonda su una visione integrata e proattiva della cittadinanza attiva e responsabile. In tal senso, il rispetto dell’obbligo scolastico non è solo un vincolo giuridico, ma un investimento nella dignità e nell’autonomia futura dei minori appartenenti a famiglie in condizione di vulnerabilità.
📌 È auspicabile, tuttavia, che l'applicazione della norma sia accompagnata da strumenti di accompagnamento sociale, interventi educativi mirati e un rafforzamento del dialogo tra scuola, famiglie e istituzioni, affinché il principio non si traduca in un meccanismo meramente punitivo.
📢 Per chi si occupa di politiche sociali, diritto del lavoro o gestione delle risorse umane, è questo il momento per riflettere su come incentivi economici e responsabilità educative possano coesistere in un disegno coerente di sviluppo inclusivo.